Ogni ottobre la
LILT organizza il mese della campagna di prevenzione del tumore al seno. Anche quest'anno la rete si mobilita per divulgare questo messaggio condividendolo tramite i maggiori social network, i blog e i siti personali.
Il mio piccolo contributo lo dò regalandovi la mia gelatina di melograne che nasce proprio da una piccola storia 'tra donne'.
Volevo cucinare qualcosa che arrivasse dalle Marche.
Devo dire che mi sono trovata in difficoltà con questa regione perchè non la conosco, la sua cucina è molto territoriale ma per fortuna c'è anche molto pesce, che adoro, e quindi ho cercato nelle ricette 'marinare'.
Ho scelto questi spaghetti che uniscono sia il mare che la montagna, mi son sembrati perfetti sia per gli ingredienti che mi piacciono molto, sia per la semplicità di esecuzione della ricetta.
Il biglietto da visita di Trieste è il bellissimo
Castello di Miramare.
Questo castello è tanto bello quanto malinconico, la storia dei suoi abitanti,
Massimiliano d'Asburgo e
Carlotta del Belgio è alquanto triste. Massimiliano riesce a goder ben poco della sua sfarzosa dimora visto che viene inviato in Messico per diventarne Imperatore ma dopo pochi anni muore fucilato dagli oppositori del suo regno.
Carlotta, che per qualche tempo era rimasta in Messico col marito, torna in Europa e cerca di intercedere per lui presso Napoleone III ma ormai la sorte di Massimiliano è segnata. Carlotta, alla notizia della morte del marito, perde la ragione e vive i suoi ultimi anni nella follia vegliata dal fratello. Non a Miramare ma in una tenuta di famiglia, anche se la leggenda dice che Carlotta pazza di dolore si getta in mare dalle rupi che costeggiano il castello.
Anche il
Duca Amedeo di Savoia che risiedette al Castello di Miramare negli anni 30 fece una brutta fine. Divenuto Vicerè d'Etiopia nel 1936, muore di malaria, prigioniero di guerra a Nairobi.
Sarà per questo che si dice che il Castello porta sfortuna, qui si usa dire che se una coppia di fidanzati visita il Castello, prima o poi finirà per lasciarsi e se uno studente marina la scuola e va a passeggiare nel parco di Miramare sarà sicuramente bocciato.... vabbè queste sono solo voci.
Vi invito tutti a venire a visitarlo, a perdervi tra i viottoli del parco, soffermarvi davanti al castelletto, osservare il panorama dal gazebo che dà sul porticciolo, e godervi la quiete del bellissimo giardino al'italiana.
E adesso una ricetta triestina che amo molto e che faccio spesso.
Tripe ala triestina (Trippe alla triestina)
Ricetta
Per circa 4 porzioni
- un kg di trippa mista precotta
- una scatola di pomodoro a pezzi
- una cipollina
- una carota
- una costa di sedano
- un spicchio di aglio
- un bel mazzetto di prezzemolo
- olio EVO
- saleProcedimento
Fate il solito soffritto con cipolla, sedano e carota in olio EVO.
Aggiungete le trippe e fatele stufare un pò, regolare di sale e aggiungete la scatola di pomodoro e mezzo bicchiere di acqua.
Fate cuocere coperto a fuoco lento per più di un ora, dovete assaggiare un pezzetto di trippa per capire se è morbida abbastanza o se bisogna prolungare la cottura.
A fine cottura aggiungete il trito di aglio e prezzemolo e lasciate insaporire per qualche minuto prima di spegnare il fuoco, controllate anche la 'densità' del sugo, non deve rimanere 'brodoso' ma piuttosto denso e morbido.
Impiattate aggiungendo abbondante formaggio grattugiato e una abbondante fetta di polenta.
Sono buonissime!
Trieste, la mia città. Il sentimento che provo verso la città che mi ha dato i natali viene descritto egregiamente dal 'nostro' poeta
Umberto Saba nei versi che le ha dedicato in questa poesia che vi riporto.
Trieste
Ho attraversato tutta la città,
Poi ho salito un erta,
popolosa in principio, in la deserta,
chiusa da un muricciolo:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.