Dell'Emilia Romagna ho un sacco di ricordi nostalgici. La conosco abbastanza bene perchè da giovane ho avuto una breve ma intensa storia d'amore con un modenese.
Bello come il sole (almeno così mi sembrava allora) e innamorato (almeno così credevo) tanto da ospitarmi per tutta un intera estate passando ogni ora libera in giro per l'Emilia a fare i gastroturisti.
Una esperienza indimenticabile. Andammo a vedere il museo Ferrari a Maranello ed essendo entrambi tifosi della Rossa fu anche quella una giornata esaltante.
E poi verso l'autunno a una sagra della castagna dove arrostivano questi deliziosi frutti in una mega padellona grande quanto l'intera piazzetta del paese appoggiata su una brace stesa direttamente sul selciato. Che profumi e che sapori!
Adesso ricordo con tristezza che visitammo tutti quei paesini che sono stati colpiti dal sisma di maggio, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Mirandola ... E forse in uno di questi paesini che assaggiai per la prima volta le crescentine.
Farcite semplicemente con scaglie di grana, le ricordo ancora adesso, un sapore meraviglioso dato forse anche dall'atmosfera romantica del momento e dalla piccolissima trattoria casalinga dove avevamo trovato riparo da un improvviso temporale.
Le crescentine vengono chiamate anche tigelle, in realtà la tigella era lo stampo in terracotta dove venivano cotte, sembra che il nome tigella derivi da 'tegola' dovuto alla loro forma e al materiale di qui sono fatte.
Io ho seguito la ricetta di Alessandra Spisni che, saprete sicuramente, è una delle ospiti della trasmissione 'La prova del cuoco'.
Rispetto alla sua ricetta ho solo diminuito le dosi per evitare di fare crescentine per un esercito...
Ricetta
Per circa 18 crescentine
- 250 gr di farina
- 30 gr di strutto
- 80 gr di vino bianco
- 12 gr di lievito di birra fresco
- 5 gr di sale
- un pizzichino di zucchero
- latte q b
Ho sciolto il lievito in poco latte con lo zucchero poi l'ho messo nel boccale della planetaria con la farina, lo strutto appena ammorbidito nel microonde (10 secondi) e il vino.
Ho cominciato a impastare, quando era bricioloso ho aggiunto il sale e poi via via il latte fino a ottenere un impasto della consistenza dell'impasto del pane.
Alla fine io ho usato circa mezzo bicchiere di latte ma la quantità necessaria dipende molto dall'umidità della farina.
Ho fatto lavorare l'impasto per 15 minuti circa poi ho fatto un panetto e l'ho messo sulla spianatoia coperto dal cellophane e da un canovaccio. Ho fatto lievitare circa un ora.
A presto con nuove avventure!
Ho fatto lavorare l'impasto per 15 minuti circa poi ho fatto un panetto e l'ho messo sulla spianatoia coperto dal cellophane e da un canovaccio. Ho fatto lievitare circa un ora.
Quando è lievitato l'ho steso col mattarello fino a uno spessore di mezzo centimetro circa.
Ho stampato le crescentine con un bicchiere rotondo.
Ho lasciato lievitare le crescentine sulla spianatoia coperte ancora da cellophane e canovaccio per venti minuti.
Siccome non ho la tigelliera ho cotto le crescentine nella padella per pancakes. L'ho fatta scaldare bene e ho cotto le crescentine 4 minuti per parte a fuoco medio/basso (la centrale si è un pò bruciata...è stata la prima che ho assaggiato ancora rovente).
In cottura si sono alzate ancora un pochino e alla fine erano piatte ma ben alvolate dentro, profumate e morbidissime.
Vanno servite calde farcite con salumi o col pesto modenese fatto con lardo, aglio e rosmarino.
Le mie le ho farcite con grana a scaglie, mortadella e stracchino e solo stracchino e il tagliere che vedete nelle foto è stato il mio pranzo.
A presto con nuove avventure!
2 comments
sono deliziose le conosco le crescentine ottime con il prosciutto ...
RispondiEliminap.s. interessante anche la padella per i pancakes..
lia
La Z di Zocca è stata un successone anche grazie a te! Ed eccola qui: http://abcincucina.blogspot.com.es/2012/11/z-come-zocca.html.
RispondiEliminaA breve in Trattoria pubblicherò un post riassuntivo di questo bellissimo viaggio che non sarebbe stato lo stesso senza di te.
A presto!
Aiuolik