Questo post voglio dedicarlo alla mia mamma.
La mia mamma è stata cresciuta in campagna, dove si ingrassava il maiale per poi ricavarne carne genuina senza dover andare dal macellaio, dove si andava a trebbiare il grano e si facevano i covoni a mano e non con quelle macchine che creano enormi batuffoli di fieno che si vedono oggi nei campi.
E sopratutto si mangiavano cose sane, pane e fichi, polenta, uova di galline ruspanti e latte appena munto con due dita di 'crema' sopra.
Forse è per questo che la mia mamma non ci ha allevati a omogeneizzati e pappe pronte ma cucinando pappe e minestrine in casa con ingredienti che poteva controllare e scegliere.
E poi c'erano i dolci. Credo di non aver visto mai mia madre comprare torte in pasticceria, quando c'era una festa ella tirava fuori un libro magico dove trovava ricette semplici di dolci deliziosi.
Poco importa che fosse un vecchio libro della CAMEO, a quei tempi le marche non erano importanti. Unendo le ricette di quel libro, gli ingredienti genuini e semplici e il suo amore per noi, sfornava dolci superlativi.
Quel libro è ancora nella libreria di mia madre e di lui mi son ricordata quando pensavo a come riciclare i kili di cioccolato che ancora ho da Pasqua.
Quel libro è ancora nella libreria di mia madre e di lui mi son ricordata quando pensavo a come riciclare i kili di cioccolato che ancora ho da Pasqua.
Ho pensato alla torta marmorizzata. Queste sono le scansioni delle pagine di quel libro e potete immaginare quanto è stato letto e scartabellato dalle macchie e dalle sgualciture che vedete.
Di quella ricetta ho modificato solo il tipo di cioccolato, sostituendo il cacao amaro in polvere con la cioccolata delle uova di Pasqua sciolta al microonde.
E ho usato per la prima volta lo stampo in silicone della Silikomart che ho comprato qualche giorno fa.
Apro una parentesi per dire che ho letto molti pareri contrastanti su questi stampi di silicone, che sono tossici, che lasciano un cattivo sapore e che sono di difficile utilizzo.
Di quella ricetta ho modificato solo il tipo di cioccolato, sostituendo il cacao amaro in polvere con la cioccolata delle uova di Pasqua sciolta al microonde.
E ho usato per la prima volta lo stampo in silicone della Silikomart che ho comprato qualche giorno fa.
Apro una parentesi per dire che ho letto molti pareri contrastanti su questi stampi di silicone, che sono tossici, che lasciano un cattivo sapore e che sono di difficile utilizzo.
Io mi son trovata benissimo invece, prima dell'utilizzo l'ho messo in forno a 220° riempito d'acqua e l'ho lasciato un paio d'ore a 'cuocere'.
Poi l'ho lavato col detersivo per i piatti e l'ho imburrato per bene. Lo stampo va imburrato solo la prima volta che si utilizza.
Chiudo la parentesi aggiungendo che ho comprato anche uno stampo a forma di cuore e uno per fare i cioccolatini.. sono ingorda!
Torniamo al ciambellone.
Quando ho azionato le fruste per montare il burro sono stata assalita dai ricordi di me e mio fratello che guardavamo affascinati la meravigliosa alchimia che faceva diventare uova, farina, zucchero in Torta. Ovviamente, come capita a ogni bambino, leccavamo avidamente le fruste (una a testa!) che mia madre ci dava dopo aver miscelato il composto e ci contendevamo la terrina da ripulire per bene dopo che l'impasto era finito nello stampo.
Torniamo al ciambellone.
Quando ho azionato le fruste per montare il burro sono stata assalita dai ricordi di me e mio fratello che guardavamo affascinati la meravigliosa alchimia che faceva diventare uova, farina, zucchero in Torta. Ovviamente, come capita a ogni bambino, leccavamo avidamente le fruste (una a testa!) che mia madre ci dava dopo aver miscelato il composto e ci contendevamo la terrina da ripulire per bene dopo che l'impasto era finito nello stampo.
Spesso a vincere la disputa era mio padre che se ne impossessava e ce la rendeva ripulita da ogni singola goccia di impasto rimasto (che spesso lasciava qualche traccia sui suoi baffoni).
Mia madre riempiva lo stampo prima con l'impasto bianco e poi con quello al cioccolato e poi con abili e aggraziati movimenti miscelava appena i due strati per creare la marmorizzatura.
Cosi ho fatto anche io e quel gesto avrei voluto ripeterlo all'infinito per restare nella magica cucina dei miei ricordi.
Quando mia madre sfornava il ciambellone era sempre una sorpresa tagliare la prima fetta per vedere come i due impasti avevano creato all'interno della torta i suoi arabeschi e devo dire che la stessa sorpresa l'ho provata io ieri tagliando il ciambellone ancora tiepido.
E anche il sapore era quello che mi ricordavo, altro che torte con pochi grassi, con olio, con yogurth.. un bel panetto di 250 gr di burro ecco cosa ci voleva per risentire quel rassicurante sapore di buono che avevo quasi scordato.
3 comments
evviva il ciambellone !
RispondiEliminaNon passa mai il tempo del ciambellone!
RispondiEliminaCiao e grazie mille per il tuo contributo.
RispondiEliminaAdoro la ciambella marmorizzata e la tua è speciale perchè profuma di mamma.
Grazie per aver condiviso questa ricetta!
A presto ciao ciao ^^