dal sito Halloweenight.it
Un fabbro irlandese di nome Jack, un ubriacone taccagno, ebbe la sventura di incontrare il Diavolo in un pub, alcuni dicono nella notte di Halloween. Jack aveva bevuto troppo e stava per cadere nelle mani del Diavolo, quando riuscì ad imbrogliarlo offrendo la sua anima al Diavolo in cambio di un'ultima bevuta. Il Diavolo si trasformò in una moneta da sei pence per pagare l'oste e Jack riuscì velocemente a mettersi quella moneta nel borsellino. Poiché Jack teneva lì anche una croce d'argento, il Diavolo non poteva tornare alla sua forma originaria. Jack lasciò andare via il Diavolo solo a patto che questi gli promettesse di non reclamare la sua anima per i successivi 10 anni. Il Diavolo accettò.
Dieci anni dopo Jack lo incontrò di nuovo mentre camminava lungo una strada di campagna. Il Diavolo era tornato per la sua anima, ma Jack, riflettendo velocemente, gli disse: "Verrò, ma prima potresti prendermi una mela da quell'albero?". Il Diavolo, pensando di non aver nulla da temere, balzo sulle spalle di Jack per prendere la mela. Jack tirò fuori un coltello e intagliò una croce sul tronco dell'albero. Questo lasciò il Diavolo a mezz'aria, incapace di raggiungere Jack o la sua anima. Jack gli fece promettere di non tornare mai più per reclamare la sua anima e, non vedendo via d'uscita, il Diavolo acconsentì. Nessuno tramanda come il Diavolo riuscisse a tornare di nuovo a terra!
Quando alla fine Jack morì, anni dopo, non fu ammesso in cielo, a causa della sua vita dissoluta, da ubriacone e truffatore. Così si recò all'entrata dell'inferno, ma il Diavolo lo rimandò indietro perché aveva promesso di non prendere mai l'anima di Jack. "Ma dove posso andare?", chiese Jack. "Torna da dove sei venuto!", gli rispose il Diavolo. Ma la strada del ritorno era buia e ventosa. Jack implorò il Diavolo di dargli almeno una luce per trovare la giusta via e il Diavolo, spazientito, gli gettò un carbone ardente che proveniva dalle fiamme dell'inferno. Per illuminare il cammino e per non farlo spegnere dal vento, Jack lo mise in una rapa che stava mangiando. Da allora Jack fu condannato a vagare nell'oscurità con la sua lanterna, fino al Giorno del Giudizio. Jack della lanterna (Jack o'Lantern) da allora fu il simbolo delle anime dannate.
Crostata di Kamut al cacao con marmellata di zucca
- 250 gr. di farina di Kamut
- 125 gr di burro
- 100 gr zucchero a velo
- 40 gr di cacao amaro in polvere
- 1 uovo
- due cucchiai di latte (solo se necessario)
- mezza bustina di lievito istantaneo per dolci
- un pizzico di sale
- una fialetta di aroma alla vaniglia
Per la decorazione
- QUESTA marmellata
- due ciliegine candite
Per la decorazione
- QUESTA marmellata
- due ciliegine candite
Nel mixer mettete il burro freddo a pezzetti, lo zucchero, il cacao e il sale, mescolate finchè si forma una sorta di 'sabbia' granulosa. Aggiungere l'uovo e l'aroma di vaniglia, mescolate ancora. Unite ora la farina e il lievito, mescolate bene, se l'impasto vi sembra troppo secco unite il latte un cucchiaio per volta.
Versate l'impasto granuloso su una spianatoia e compattatelo con le mani finchè diventa una palla liscia, avvolgetela nel cellophane e fate riposare in frigo un paio d'ore.
Riprendete la palla, tagliatene circa un terzo e mettetelo da parte il resto spianatelo col mattarello fino a uno spessore di circa mezzo centimetro. Imburrate uno stampo da crostata e foderatelo con la sfoglia rifilando i bordi se necessario.
Spalmate la marmellata, prendete l'impasto che avevate messo da parte, stendetelo e ricavate due triangoli per gli occhi e una mezzaluna che modellerete a mò di bocca sdentata. Tagliate anche delle striscioline larghe un centimetro circa. Ora decorate la superfice della crostata, aggiungete un paio di ciliegine candite per fare dei terribili occhi rossi.
Infornate a forno caldo a 180 gradi per 20 minuti, controllate e in caso lasciate ancora qualche minuto a cuocere.
HAPPY HALLOWEEN!!!
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